Fase 2, spesa e cibo arriveranno presto a casa con droni e robot

Pubblicato da Leonardo Piastrella il

L’automazione nell’ecommerce coinvolgerà anche il settore alimentare e le dark kitchen: ecco gli scenari probabili da qui a pochi anni

di Maria Teresa Manuelli

Le consegne a domicilio crescono velocemente. È sotto gli occhi di tutti in questi giorni l’assalto virtuale alla spesa, con il sistema di delivery di catene e aziende di logistica al collasso perché non riesce a far fronte alle richieste, dove il problema non sono gli approvvigionamenti, ma proprio l’ultimo miglio, ovvero il sistema di distribuzione al consumatore finale.

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Anche senza l’emergenza coronavirus, comunque, l’aumento del e-commerce sta alimentando una rapida crescita dei volumi di consegna dei pacchi, un mercato che dovrebbe raggiungere i 665 miliardi di dollari nel mondo entro il 2030. I consumatori si aspettano che i colli vengano consegnati sempre più rapidamente. Questa richiesta sta spingendo le aziende a esplorare tecnologie di consegna automatizzate per coprire l’ultima tappa del viaggio.

Il nuovo rapporto di Lux Research, agenzia di consulenza e ricerca di Boston, «Automatizzare l’ultimo miglio» prevede che le consegne automatizzate genereranno entrate fino a 48,4 miliardi di dollari entro il 2030, anche se questa tecnologia riguarderà solo il 20% di tutte le consegne dei pacchi. Nel food si prevede la maggiore crescita.

In uno studio condotto dalla società svizzera F&B Saviva Chair, i ricercatori hanno previsto un drastico aumento di oltre il 65% della domanda di food delivery entro il 2030. «Anche in Italia, per esempio, il Food&Grocery online è il settore che nel 2019 cresce con il ritmo più sostenuto: +39% a fronte del +15% dell’e-commerce nel suo complesso», dichiara Riccardo Mangiaracina, responsabile scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano.

Da quanto è emerso dall’ultima fotografia scattata dall’Osservatorio milanese, la componente più rilevante (pari all’89% del comparto) è rappresentata dall’alimentare, a sua volta suddivisibile in 3 principali segmenti: Grocery Alimentare (prodotti da supermercato) con un valore eCommerce di 476 milioni di euro (+45%), Enogastronomia (prodotti di nicchia) con 383 milioni (+24%) e Food Delivery (piatti pronti) con 566 milioni di euro (+56%).

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Le nuove tecnologie di consegna automatizzata rientrano in quattro categorie chiave: droni, robot con le gambe, robot con ruote e veicoli autonomi. Tra queste, i veicoli autonomi abbinati ai droni sembrano la più promettente: Lux Research prevede che arriveranno a consegnare più di 20 miliardi di pacchi all’anno entro il 2030. I droni – già sperimentati in Usa da Amazon, Flirtey, Wing e altri – sono attualmente limitati a un piccolo raggio di consegna, ma possono acquistare più autonomia se abbinati a un veicolo autonomo in movimento. Più immediato l’utilizzo di robot su ruote, più facili da sviluppare, sebbene possano essere impiegati solo in zone poco congestionate.

La startup Starship Technologies ha implementato una flotta di 30 robot proprio alla Purdue University, che ad oggi è il più grande campus universitario Usa, per offrire la consegna automatizzata di food. Starship ha collaborato con alcuni ristoranti e negozi locali per consegnare prodotti alimentari e bevande in un’area limitata del campus.

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Questi robot a guida autonoma hanno effettuato oltre 100mila consegne di cibo in soli due anni e si prevede che raggiungeranno 1,5 miliardi di consegne all’anno entro il 2030. Il robot si reca presso una porta dedicata nel ristorante, attende che l’ordine venga inserito e bloccato, quindi viaggia autonomamente verso la destinazione. Una volta arrivato, il cliente riceve un avviso e può quindi incontrarlo e sbloccarlo tramite l’app. I robot usano una combinazione di apprendimento automatico, intelligenza artificiale e sensori per viaggiare sui marciapiedi e superare ostacoli.

Gli stessi robot sono stati sperimentati anche da Just Eat a Greenwich per le consegne a domicilio a partire dal 2016. Domino’s Pizza, dopo aver sperimentato le consegne via drone, è convinta che il futuro della consegna a domicilio della pizza sia Dom (prima denominato ‘Dru – Domino’s Robotic Unit’): un veicolo a quattro ruote con scomparti costruiti per mantenere calde le vivande e fresche le bevande mentre viaggia sul marciapiede a una velocità sicura dal negozio alla porta del cliente.


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